Sapendo del mio interesse per le carene a Delta, Ringrazio l’Arch. Harrauer mi ha inviato un altro PDC del mitico Levi, molto simile ad Exocetus Volans una carena per un piccolo motor-sailer planante.
Ll’idea di una barca per utenti tranquilli, apparentemente lenta e comoda come il motor-sailer, adatta per vivere a bordo ma che nascondesse una carena malandrina e veloce mi ha subito conquistato.
A questa filosofia si è ispirato D-trawler, in lega lega leggera, un materiale di costruzione super-resiliente. Il trawler (20%vela e 80%motore) è una tipologia di barca che a differenza del motor-sailer (50%vela e 50%motore) sembra non conoscere crisi. In questa categoria si colloca un progetto con:
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Per rispondere ai commenti a volte critici ricevuti, si tratta di un’interpretazione del trawler come barca spartana versatile e con una decisa evoluzione tecnologica richiesta dalla sobrietà nei consumi. Per quanto riguarda le trasmissioni le eliche di superficie suscitano perplessità perché non viene sfruttato il loro punto di forza che è la bassa resistenza alle alte velocità.
Mi è stato confermato da famosi progettisti che l’utilizzo di queste trasmissioni è stato ottimizzato per quei progetti dove il basso pescaggio è un requisito di base e dove sono utilizzate come pompe volumetriche di grandi dimensioni e dal ridotto numero di giri.
Inoltre mi è stato osservato che la velocità relativa definisce l’imbarcazione più come una pilotina così è nata l’idea di fare una versione dell’imbarcazione utilizzabile per attività lavorative e che costituirà il materiale per un nuovo progetto.
Io la trovo assolutamente blasè, cioè noncurante di eventuali comparazioni stilistiche o funzionali (pilotina a parte), Una specie di Citroen due cavalli del mare, cioè un’icona senza tempo ma tecnologicamente espressiva di aggiornamenti e ricerca.
Eppoi rossa ricorda tanto la barchetta di Snoopy: decisamente freak!